|
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
|
 |
|
|
|
|
|
|
L’utilizzo di cani solidi e tarchiati sulle montagne corrisponde anzitutto a una necessita’ . Le zone montagnose sono di difficile accesso e la popolazione locale trovava nei cani il mezzo per proteggere il bestiame e se stessa . Tracce di questi cani , che hanno accompagnato lo sviluppo dell’agricoltura di montagna , si trovano fin dal XVI secolo . Selezionati per la loro robustezza , possono persino trainare piccoli carri per trasportare il latte dagli alpeggi in latteria o nei borghi vicini . Alla fine del secolo scorso, si potevano trovare soggetti rappresentativi in una frazione di Durrbach , dove un tal signor Hoffman, locandiere e agricoltore , li allevava . Da li’ venne del resto il primo nome attribuito alla razza : Durrbachler . Ma all’inizio del secolo , i bovari svizzeri facevano la figura dei parenti poveri a fianco del San Bernardo.
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
Solo una manciata di cinofili si interessava a questi “reietti” e in particolare a nord-est di Berna a Burgdolf . Fu l’inizio della selezione e il momento delle prime presentazioni nelle esposizioni canine . L’incontro col prof. Heim , giudice e allevatore di terranova , fu determinante . Egli collaboro’ attivamente alla loro rinascita . Fu lo stesso Albert Heim a proporre , nel 1908 , di adottare il nome di Bovaro del Bernese .
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
 |
|
La selezione del Bernese venne effettuata su criteri essenzialmente pratici : carattere e robustezza . Solo in un secondo tempo gli sforzi si concentrarono sul rendere la taglia e la ripartizione di colori piu’ omogenee . Dopo il 1918 gli allevatori andavano costruendosi le loro linee di sangue . Armonico , equilibrato e più robusto dei suoi predecessori , il campione Leo(Greiner) , diede la sua impronta alla razza indirizzandola verso un tipo ideale più pesante e forte rispetto al passato . Il tipo più robusto si fissò fra il 1930 e il 1950 e portò all’aspetto attuale del Bernese . Nell’immediato dopo guerra si discuteva sul da farsi per migliorare alcuni punti deboli come il mantello , l’andatura , i denti , la timidezza , e la coda alta . Si stava valutando la proposta di utilizzare un terranova . Il risultato di questo accoppiamento casuale diede 7 cuccioli neri con qualche pelo bianco sulle dita e sul muso . Da questa cucciolata si scelse Babette per continuare ad allevare e la si accoppio’ con il bernese Aldo v. Tierffurt . Nacquero 8 cuccioli e una delle femmine fu utilizzata in allevamento ed accoppiata con un bernese puro ( Osi von Allenluften ) . Il loro figlio, Alex von Angstorf , divento’ campione del mondo e genero’ 52 cucciolate . I colori del Terranova non riapparvero piu’ e si puo’ affermare oggi che la percentuale di sangue del Terranova non supera il 2% in nessuna linea di sangue.
|
|
|
 |
|
|
Foto e parti del testo parzialmente tratti da :
|
“ il Bovaro del Bernese ieri e oggi”
|
per gentile concessione di:
|
|
Silvana Vogel Tedeschi
|
tel 0464 502155
|
tedeschivogel@libero.it
|
|
|
 |
 |
|
Allevamento del Bovaro del Bernese in Toscana Bernese Mountain Dog - Berner Sennenhunde - Bouvier Bernois - Bernski Plansarski Pes - Berni Pasztor - Bernski Planinski Pas
|
|